Dietro al babà, c’è una storia affascinante e tutta da scoprire. Chi crede che il babà nasca in Campania, beh, si metta comodo. C’è un mito da sfatare. Ma insomma, chi è che ha inventato il baba al rum?
Per scoprirlo dobbiamo abbandonare, almeno per ora, i confini italiani, e spingerci a conoscere le disavventure di un re polacco, dal nome quasi impronunciabile: Stanislao Leszczynski. Chi fu costui? E cosa c’entra con il dolce (apparentemente) partenopeo più amato dagli italiani.
Lo chiameremo, per comodità, solo “Stanislao”. Ma sappiate che fu un re polacco a inventare il baba. Un re, il cui esilio in Francia diede, per certi versi, ottimi risultati. Proprio a causa del suo esilio, pare che re Stanislao sfogò la propria tristezza perfezionando un dolce. Eccolo qui, il bandolo della matassa, che ci porta a scoprire chi ha inventato il baba al rum.
Il dolce kugelhopf era troppo asciutto
Siamo a cavallo tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700. Il re senza trono, in esilio in Francia, si consola dal calvario che lo tiene lontano dal proprio regno consumando del prelibato dolce alsaziano di nome kugelhopf (non possiamo certo dire che i nomi di questa storia siano facili da pronunciare).
Sta di fatto che, questo dolce, oggi soffice e delicato, a quel tempo era composto da una pesante pasta, che lo rendeva secco e asciutto. Mangiarlo, non era del tutto una prelibatezza, per il re Stanislao? Che fare, quindi, per ammorbidire il dolce?
Ecco il lampo di genio, quell’intuizione che, lentamente, diede vita al babà. Re Stanislao decise di aggiungere al kugelhopf del rum, imbevendo direttamente il dolce in un quantitativo abbondante del liquore. Ecco rivelato Chi ha inventato il baba o, almeno, ne avviò gli esordi.
Un attimo però. Siamo ancora in Francia: come arriva in Italia, l’antenato del babà? E quali ingredienti vengono eliminati, nel tempo?
Dalla Francia all’Italia: il babà prosegue il suo viaggio
La prima tappa del babà è Versailles, dove il dolce trionfa nelle sedi del regno di Francia, ma guarnito anche di uva candita e zafferano, due ingredienti che, a dire tutta la verità, si sposano bene con il kugelhopf, ma per fortuna non approdano in Italia.
A proposito: ma chi ha portato il babà in Italia? E chi ha apportato quelle modifiche sostanziali che lo hanno reso il dolce campano che oggi conosciamo? Tutto merito della figlia di Re Stanislao. Se è vero infatti che, Chi ha inventato il baba è stato lui, è grazie alla figlia, che il baba è approdato in Italia.
Re Stanislao non approvò mai tutte le modifiche che la figlia fece al babà, ma, oggi possiamo dirlo, queste modifiche incontrarono invece il favore dei più. Se qualcuno invece dovesse chiedersi perché il nome di questo dolce al rum è “babà”, ecco allora un altro dettaglio della storia.
Quando Re Stanislao “diffuse” il suo dolce a Versailles, lo chiamò Alì Babà in onore di una delle più belle storie persiane. In Italia, la figlia di re Stanislao decise che, la sua versione del dolce, si sarebbe chiamata solo babà, con un’intuizione assai fortunata e geniale!